Ci sono giunte nel tempo diverse segnalazioni in merito a organizzazioni e imprese che spediscono ripetutamente richieste di versamento alle imprese, utilizzando denominazioni facilmente confondibili con quella della Camera di Commercio.
Tali iniziative in realtà sono proposte commerciali di servizi “pubblicitari” che offrono, in cambio di denaro, iscrizioni a banche dati, registri, albi e ruoli, come ad esempio: “Elenco ditte commercio - industria - artigianato", "Repertorio Nazionale Registro Ditte Artigiane, Commerciali, Agricole e Industriali" e "Elenco ditte italiane operanti in Europa", etc.
Le Camere di Commercio sono del tutto estranee a queste iniziative poiché non riguardano alcun adempimento di legge.
A tale proposito ricordiamo che:
Si suggerisce a chi dovesse ricevere queste comunicazioni, a rivolgersi sempre alla Camera di Commercio di riferimento (per le imprese di Como e di Lecco: info@comolecco.camcom.it), alla propria Associazione di categoria o al proprio professionista di fiducia, al fine di verificare se si tratta d i un vero adempimento obbligatorio o di un’offerta commerciale mascherata come tale.
Esempi di pratiche commerciali scorrette:
Alcuni consigli per cautelarsiLeggere attentamente il testo prima di accettare un’offerta apponendo la propria firma e di esaminare soprattutto i seguenti aspetti:
Se comunque avessi sottoscritto erroneamente un documento, provvedi subito a disdire il contratto per non far scadere i termini, e informa immediatamente il tuo legale.
L'Autorità Garante della Concorrenza e del MercatoL'Autorità garante della concorrenza e del mercato può accertare e bloccare, di propria iniziativa o su segnalazione dei soggetti interessati, le pratiche commerciali scorrette e le pubblicità ingannevoli e comparative illecite.
Ai segnalanti non sono richieste particolari formalità, versamenti a favore dell’Antitrust o l’assistenza di un avvocato. I consumatori che intendono segnalare una pratica commerciale scorretta o una pubblicità ingannevole possono farlo:
Queste modalità di segnalazione sono valide anche per le imprese, le società o i liberi professionisti relativamente ai messaggi pubblicitari ingannevoli o che contengono comparazioni illecite sulla vendita di beni o servizi.
Per consentire all’Autorità di svolgere al meglio il proprio compito di tutela è importante che i segnalanti siano il più possibile precisi e dettagliati nel descrivere i fatti e forniscano, se disponibili, copia dei documenti o dei messaggi per i quali si chiede l’intervento.
I formulari cui si accede tramite modello di segnalazione (compilabile e stampabile) e segnala on line sono utili al segnalante per descrivere i fatti che possono essere di interesse per l’Antitrust in base alle competenze attribuitele dal Codice del Consumo e dal decreto legislativo n. 145 del 2007 sulla pubblicità ingannevole e comparativa.