Gli usi e le consuetudini sono definiti dalla legge come comportamenti generali e ripetuti adottati dalla collettività per un lungo periodo di tempo, con la convinzione di obbedire ad una prescrizione giuridica obbligatoria. Sono una fonte normativa alla quale si fa riferimento quando manca una specifica disciplina legislativa o quando sono espressamente richiamati (art. 8, disposizioni sulla legge in generale, Codice Civile).
L'uso non può né formarsi né essere contrario al disposto della legge stessa, non può essere quindi "contra legem".
Le Camere di Commercio hanno la funzione di raccogliere, accertare e revisionare gli usi e le consuetudini connessi alle attività economiche e commerciali (L. 121/1910; r.d. 2011/1934). Questa funzione rientra nell'ambito nelle competenze di "regolazione del mercato" attribuite alle camere di commercio dalla legge di riforma degli enti camerali (L. 580/93).
L'accertamento
La revisione degli usi avviene di norma ogni 5 anni tramite una Commissione Provinciale.
Il Presidente della Commissione è un magistrato di qualifica non inferiore a Consigliere d'Appello ed è designato dal Presidente della Corte d'Appello.
Per ogni settore è possibile costituire appositi Comitati Tecnici. Le funzioni di segretario sono affidate ad un funzionario camerale.
La registrazione degli usi si articola in diverse fasi delle quali la pubblicazione rappresenta il momento conclusivo. Da quest'ultimo momento, è possibile utilizzare la raccolta dei fatti e dei comportamenti registrati come fonte di diritto, senza l'obbligo di dimostrare il caso concreto, cioè "fino a prova contraria" (art. 9 delle disposizioni sulla legge in generale).
Consultazione delle Raccolte
I volumi relativi alla Raccolta degli Usi della provincia di Como e alla Raccolta degli Usi della provincia di Lecco sono in distribuzione gratuita presso la sedi camerali sino ad esaurimento.
In alternativa è possibile scaricare l'ultima versione in formato digitale:
oppure consultare il Portale degli usi della Lombardia.