La Convenzione di Vienna sul controllo e la marchiatura degli oggetti in materiali preziosi (platino, oro, palladio, argento) ha introdotto un nuovo standard internazionale per garantire la qualità e l'autenticità degli oggetti in metalli preziosi attraverso il Marchio Comune di Controllo (CCM).
La ratifica dell'adesione dell'Italia a questa Convenzione è stata ufficializzata con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della Legge 15 maggio 2023, n. 55 e rappresenta un passo significativo per semplificare le procedure doganali legate al commercio internazionale degli oggetti in metalli preziosi,stabilendo standard qualitativi elevati.
L’Italia è il 22° Paese membro insieme ad Austria, Croazia, Cipro, Repubblica Ceca, Danimarca, Finlandia, Ungheria, Irlanda, Israele, Lettonia, Lituania, Olanda, Norvegia, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Svezia e Svizzera che, attraverso la certificazione sul rispetto degli standard tecnici previsti dalla Convenzione, consentirà la libera immissione sul proprio mercato dei prodotti orafi senza richiedere ulteriori controlli o marchiature.
A partire dal 15 dicembre 2023, gli oggetti in metalli preziosi destinati all'esportazione potranno essere arricchiti con il "Marchio dell'Italia Turrita" (costituito dall'immagine di profilo della testa dell'Italia turrita all'interno di un cerchio, con un cartiglio riportante la sigla della provincia) e il "Marchio della Convenzione di Vienna" (costituito dall’immagine di una bilancia a bracci uguali), oltre ai marchi obbligatori di identificazione e titolo. L'adozione di questa nuova procedura in Italia è una scelta volontaria delle aziende, che avranno la flessibilità di decidere se adottare questa innovativa modalità o mantenere l'approccio precedente.